Quando fare il trapianto di capelli?
Capire quando fare il trapianto di capelli è sempre un momento cruciale per un uomo affetto da calvizie maschile. L’infoltimento dei capelli è un pensiero fisso per chi è soggetto a problemi del cuoio capelluto o a caduta di capelli causa stress. Di solito i primi sintomi della calvizie precoce si manifestano con prurito al cuoio capelluto e l’aumento di capelli persi durante lo shampoo o la pettinatura. La decisione su quando fare il trapianto di capelli può però essere rimandata se si utilizzano soluzioni tricologiche alternative: l’utilizzo di una linea cosmetica contro il diradamento dei capelli, come la linea NutriPlus di HairAid, oppure una dieta a base di cibi contro la caduta dei capelli.
Il confronto con un esperto
Chiedersi quando fare il trapianto di capelli è più che legittimo se vediamo che la nostra capigliatura inizia a perdere colpi. Magari abbiamo già tentato con diverse soluzioni per la calvizie come i trattamenti alla cheratina per capelli, ma i risultati non sono arrivati. È dunque giunto il momento di valutare un intervento più performante che possa porre fine al problema. Scegliere quando fare il trapianto di capelli comporta sempre un parere da parte di un professionista del settore tricologico. L’esperienza dello staff medico HairAid vi garantisce una soluzione cucita su misura per voi, partendo da un’analisi del capello che individui nello specifico il vostro genere di inestetismo. Grazie all’HairTest è possibile determinare lo stato di salute del capello in modo da intervenire con una cura appropriata.
Quando fare il trapianto di capelli? Dipende dall’età
Se parliamo della scelta relativa a quando fare il trapianto di capelli bisogna necessariamente tenere in considerazione il fattore età. Dopo aver individuato lo stato di benessere dei capelli, non sempre è possibile sottoporsi nell’immediato ad un intervento vero e proprio. Al di sotto della soglia dei 30 anni infatti è fortemente sconsigliato andare ad intaccare la chioma con un trapianto di capelli FUE o FUT. Il rischio di un’operazione troppo anticipata può portare con sé la ricrescita dei capelli a chiazze nelle zone dove sono stati asportati i follicoli. La situazione della nostra capigliatura potrebbe dunque peggiorare invece di risolversi. Proprio per questo motivo nei soggetti più giovani vige l’imperativo di preservare ciò che resta dei capelli piuttosto che intervenire da subito in maniera invasiva. Un buon percorso di cura deve dunque basarsi su l’applicazione di tecniche più soft come ad esempio l’ossigenoterapia, un trattamento basato sulla somministrazione di ossigeno a livello cellulare, o comunque su un graduale utilizzo di prodotti per il diradamento capelli. In entrambi i casi resta di fondamentale importanza il costante monitoraggio da parte di medici professionisti, che possano eventualmente consigliarci quando fare il trapianto di capelli.