3.20 – Perchè è importante scegliere bene il cosmetico destinato ai capelli?
C’è chi dice che shampoo e affini sono inutili, che uno vale l’altro, è sufficiente che pulisca, oppure che l’unica cosa importante è che un prodotto cosmetico sia innocuo. Non sottovalutiamo mai l’importanza di un gesto come quello dell’igiene quotidiana! Lavarsi i capelli è indispensabile per la salute del cuoio capelluto e della capigliatura, dato che lo shampoo, il balsamo ed altri cosmetici non si limitano ad una generica pulizia.
3.19 – Come riconoscere i cosmetici scadenti?
C’è chi dice che shampoo e affini sono inutili, che uno vale l’altro, è sufficiente che pulisca, oppure che l’unica cosa importante è che un prodotto cosmetico sia innocuo. Non sottovalutiamo mai l’importanza di un gesto come quello dell’igiene quotidiana! Lavarsi i capelli è indispensabile per la salute del cuoio capelluto e della capigliatura, dato che lo shampoo, il balsamo ed altri cosmetici non si limitano ad una generica pulizia.
3.18 – A che cosa serve il balsamo?
Il balsamo è un cosmetico che si applica dopo lo shampoo, facendolo agire per qualche minuto prima del risciacquo. Grazie alle sostanze condizionanti e ristrutturanti che contiene è una specie di «ricostituente» per i capelli che hanno subìto particolari stress, come il sole e l’acqua marina, ma anche per quelli impoveriti o danneggiati da trattamenti cosmetici come le permanenti o le tinture.
3.17 – Che cos’è lo shampoo e quali sono le sue funzioni principali?
È un cosmetico liquido, in gel o crema, costituito principalmente da tensioattivi che hanno la funzione di detergere, cioè rimuovere lo sporco dai capelli, l’eccesso di sebo, il sudore e le cellule cutanee morte dal cuoio capelluto. È il cosmetico più importante per l’igiene e la bellezza dei capelli.
3.16 – Lavare i capelli frequentemente aggrava la caduta dei capelli?
No,l’importante è scegliere lo shampoo per il proprio cuoio capelluto. Per scegliere lo shampoo per I propri capelli bisogna effettuare un hairtest in modo tale da sapere qual’è il prodotto giustomper detergere il cuoio capelluto.
3.15 – Il sole può danneggiare i capelli?
Certamente. Esposizioni prolungate ai raggi solari senza protezione sono sempre dannose. I raggi ultravioletti sono infatti in grado di attaccare le cellule che compongono la cuticola esterna del fusto, disgregandole, disidratando e decolorando il capello. Si è visto poi, attraverso studi specifici, che una prolungata esposizione ed un’eccessiva frequenza di bagni di sole odi lampada Uv fanno invecchiare più precocemente i capelli anche nelle persone che non hanno problemi di calvizie. Per evitare questa aggressione occorre utilizzare un balsamo od un tonico che contengano un filtro di protezione totale.
3.14 – Il taglio rinforza i capelli?
Si crede comunemente che un bel taglio di capelli, magari frequente, li rinforzi. Non è vero. Solo nel caso di vera e propria rasatura (il tipico taglio a spazzola) viene comunicato ai bulbi un segnale di velocizzazione della ricrescita. Se normalmente il capello cresce un millimetro al giorno, rasato potrà raggiungere il millimetro e mezzo. Ma i capelli non diventano né più forti né più numerosi.
3.13 – Fa male asciugarsi i capelli con il phon?
L’ideale sarebbe asciugare sempre i capelli con l’asciugamano e lasciarli esposti naturalmente finché l’umidità non sia sparita. Il calore può, infatti, stressare le nostre chiome e rovinare i fusti dei capelli. È indubbio però che in certi casi (stagioni fredde, capelli molto lunghi) diventa indispensabile il mezzo meccanico. Utilizziamolo pure, ma con attenzione.
3.12 – La dermatite seborroica fa cadere i capelli?
No, non c’è relazione tra la caduta e questa malattia, che però può accentuare la sensazione di perdita dei capelli. Ciò perché la dermatite è dovuta ad un’alterazione del sebo prodotto dalle ghiandole sebacee. Tale secrezione ne provoca un’irritazione locale, prurito e, quindi, la tendenza a grattarsi, cosa che può portare alla rottura meccanica dei fusti dei capelli. Inoltre, si creano degli ammassi di sebo visibile, che assomigliano alle scaglie, in versione più grande.
3.11 – Il sebo fa cadere i capelli?
È sbagliato considerare il sebo, cioè il grasso prodotto dalle ghiandole sebacee dei bulbi piliferi per elasticizzare e proteggere il cuoio capelluto, come una componente di fondamentale rilevanza nella calvizie di tipo ereditario. È vero che nei soggetti predisposti all’alopecia androgenetica il grasso è presente nella cute a livelli più alti del normale, perché essendo le ghiandole che lo producono regolate dagli ormoni, è inevitabile che, essendoci alla base della patologia proprio una disfunzione ormonale, si crei eccesso di lubrificazione. Ma si tratta di un sintomo, non della causa della caduta. Il sebo non può «soffocare» il bulbo fino a far cadere il capello, perché l’organo riproduttivo dei capelli non respira ma trae il suo nutrimento dall’interno. In realtà il sebo può far peggiorare le condizioni generali del cuoio capelluto e provocare prurito, con arrossamento e stress per la zona. Il problema si risolve lavando più spesso i capelli con i cosmetici adatti.
3.10 – I capelli persi possono ricrescere?
I capelli ricrescono se la causa non è ereditaria altrimenti è possibile solo rallentare la caduta.
3.9 – A che età si inizia a perdere i capelli?
Di solito tra I 18 e I 30 anni.
3.8 – Quali sono le malattie più comuni del capello?
A parte la diffusissima alopecia androgenetica, o calvizie di tipo genetico-ereditario, ne conosciamo altre due: l’alopecia areata o area celsi e il defluvium telogenico. La prima è conosciuta come alopecia a chiazze, in quanto la caratteristica principale è di colpire testa e zone della barba provocando chiazze più o meno grandi, completamente prive di capelli o peli. Queste zone, dai bordi ben delimitati, sono circondate da capelli sani. A volte la loro comparsa e accompagnata da leggero eritema e prurito. Le cause non sono ancora note e l’alopecia areata colpisce indifferentemente maschi e femmine, soprattutto tra i cinque ed i quarant’anni. In molti casi l’area celsi diventa irreversibile ed evolve in una forma che fa perdere tutti i capelli ed i peli del corpo; si parla in questo caso di alopecia universale. Il defluvium telogenico provoca, invece, una caduta copiosa di capelli su tutta la testa (e non, come nell’alopecia androgenetica, soprattutto nella regione fronto-temporale ed apicale) ed è dovuta al passaggio precoce di numerosi bulbi dalla fase attiva (anagen) a quella di morte (telogen). Se in un soggetto sano abbiamo, infatti, un 15% circa di tutti i capelli in telogen, in una persona colpita da defluvium questa percentuale tocca repentinamente il 30% ed oltre.
3.7 – I massaggi e altri trattamenti che migliorano la circolazione del cuoio capelluto sono utili?
Si, se sono fatti da personale esperto.
3.6 – Cosa succede se non curo la mia calvizie?
Sicuramente la calvizie è destinata a peggiorare. Gli studi odierni dimostarno che nel 90% circa dei casi la calvizie peggiora.
3.5 – C’è un legame fra stress e calvizie?
Lo stress sicuramente può favorire l’aumento della caduta dei capelli e quindi accellerare il processo della calvizie.
3.4 – Caduta dei capelli: ci sono cause genetiche?
Oltre al ruolo degli ormoni, nella calvizie di tipo ereditario giocano altri fattori. Tre sono state le scoperte più recenti. La prima riguarda i recettori dei bulbi dei capelli che nei soggetti colpiti da calvizie hanno una configurazione errata, nel senso che invece di avere quattro "punti di ricezione", ne presentano uno solo. Così recepiscono male, o per niente, i messaggi chimici che vengono inviati dal nostro sistema biologico e che sono fondamentali per il normale sviluppo e crescita dei capelli. Per ovviare a questo tipo di inconveniente la medicina dovrebbe essere in grado di cambiare la configurazione di questi recettori, cosa attualmente impossibile, anche se si può sempre agire più a valle, correggendo cioè la serie di messaggi ormonali destinati ai recettori, in modo contenerne l’effetto negativo finale.Seconda scoperta: anche il sistema immunitario contribuisce a far sorgere e prosperare la calvizie. Si è visto che i linfociti, cioè un tipo di anticorpi, nei soggetti colpiti da alopecia androgenetica attaccano i melanociti (le cellule che danno colorazione ai capelli), scambiandoli erroneamente per aggressori fino a «soffocare» gli steli in formazione. Quest’attacco è contenibile utilizzando particolari ormoni. Terza ed ultima scoperta: un endocrinologo inglese ha individuato il gene della calvizie, cioè il meccanismo del codice genetico che «ordina» ai bulbi piliferi di cessare ogni attività. È una scoperta interessante, che provoca la predestinazione genetica alla calvizie. Purtroppo prova anche che l’alopecia androgenetica non può essere battuta d’anticipo. Non esiste ancora in questo campo, tecnica o farmaco in grado di cambiare il nostro codice genetico.
3.3 – Cosa c’entrano gli ormoni con la caduta dei capelli?
Gli ormoni sessuali, e soprattutto quelli maschili (androgeni) come il testosterone, influenzano notevolmente l’attività riproduttiva dei bulbi piliferi e, quindi, la crescita dei capelli. Attraverso la circolazione, infatti, gli ormoni prodotti dall’ipofisi, dalla tiroide, dai surreni e dalle ghiandole sessuali raggiungono il bulbo pilifero, influenzandone il ciclo vitale. Negli ultimi anni si è scoperto che nei soggetti predisposti geneticamente alla calvizie di tipo ereditario ha una funzione primaria un enzima, la 5 alfa reduttasi. Questa sostanza, nelle persone destinate a diventare calve, è in grado di tramutare il testosterone in diidrotestosterone, una sostanza "tossica" per il bulbo che ne provoca la morte (telogen non reversibile). Questo processo è la causa fondamentale della calvizie androgenetica.
3.2 – La caduta dei capelli è sempre sintomo di calvizie incipiente?
No. Dobbiamo distinguere tra la caduta normale e quella straordinaria. Nel primo caso i capelli cadono per il naturale ricambio o per un fenomeno stagionale (per esempio, in autunno i capelli tendono, come le foglie, a cadere in numero maggiore). Questi fenomeni sono naturali e non devono allarmare. Tuttavia i capelli possono cadere anche per carenze nutrizionali, come la mancanza di ferro, o per situazioni particolari, come l’allattamento, o per patologie del capello e non. Ricordiamo che la calvizie più diffusa, quella ereditaria, non è caratterizzata da una grande perdita di capelli, ma piuttosto da una caduta progressiva e lenta, senza ricrescita. Noi perdiamo continuamente capelli, solo che se tutto va bene non ce ne accorgiamo perché ricrescono.
3.1 – Perchè i capelli cadono?
Ogni capello che abbiamo in testa nasce, invecchia e muore, per poi rinascere di nuovo; è un processo di naturale ricambio che ricorda un po’ la muta del pelo negli animali, con la differenza che l’uomo non ricicla il proprio patrimonio pilifero tutto in una volta ma in modo graduale. Questo ricambio è legato all’attività dei bulbi, attività che alterna i cicli di produzione a quelli di riposo. La vita del capello si divide in tre fasi:
Nella fase anagen le cellule del bulbo sono nel pieno della loro attività, facendo crescere e prosperare il capello. Ha una durata di tre-cinque anni e, in una persona senza problemi di caduta, caratterizza più dell’80% del capillizio. Nella fase catagen, in seguito a particolari messaggi chimici ed ormonali, l’attività del bulbo si arresta ed inizia una fase di riposo che dura circa due settimane. Il capello non cade ma non cresce, rimanendo attaccato al cuoio capelluto con il suo bulbo intatto, in stato di riposo. In un soggetto sano questa fase coinvolge in media l’1% dei capelli. Infine la fase telogen, cioè di caduta del capello, che dura circa tre mesi, nella quale il follicolo si presenta come una struttura inattiva. Se non ci sono patologie in atto, dopo questo periodo si avvierà una nuova fase anagenica. I legami tra pelo e follicolo sono ridotti al minimo ma ancora sufficienti a trattenere il pelo sino all’inizio della nuova fase anagen. Ci sono due cause : La prima non è legata a fattori ereditari, ed è limitata nel tempo come per il cambiamento di stagione (autunno e primavera), l’aver subito interventi chirurgici con anestesia episodi febbrili prolungati, oppure violenti shock affettivi. La seconda è una predisposizione genetica .L’eccessiva attività di un enzima (la 5-alfa-reduttasi) trasforma il testosterone in un derivato più potente: diidrotestosterone o DHT, che rende più fragili le cellule della papilla dermica e provoca la caduta dei capelli. Questo fà sì che il capello si miniaturizzi sempre di più fino a non essere più presente sul cuoio capelluto
2.7 – L’autotrapianto di capelli è una soluzione definitiva?
Ogni soggetto ha la propria particolarità, quindi nel caso del trapianto, consigliamo anche un trattamento cosmetico-tricologico. Può capitare infatti che anche dopo un trapianto ben effettuato, i capelli rimasti continuino a diminuire. Un’analisi personalizzata integrerebbe le esigenze diverse dei soggetti sottoposti al trapianto.
2.6 – I capelli trapiantati muoiono?
Per la stragrande maggioranza dei pazienti, praticamente tutti i capelli trapiantati sono permanenti e continueranno a crescere. La perdita dei capelli generalmente continua durante tutta la vita per i capelli già esistenti e le tecniche di redistribuzione dei capelli non arrestano la caduta dei capelli già esistenti.
2.5 – Quali sono i rischi di un trapianto di capelli?
Se il trapianto viene effettuato con un’attenta cura chirurgica, e se la parte cutanea che riceve i capelli non presenta difetti di circolazione , il rischio di mancato attecchimento è veramente limitato in quanto si tratta di una redistribuzione dei propri capelli.
2.4 – Dopo quanti mesi ricrescono i capelli?
I capelli ricrescono dopo 2 – 3 mesi. Il risultato ottimale lo abbiamo dopo 7- 8 mesi non fidatevi d i persone che vi dicono che si può far prima.
2.3 – Il trapianto dei capelli, terapia utile o effetto placebo?
A coloro che scelgono la via dell’autotrapianto, rispondiamo che è un’ottima strada nella prevenzione, assicurarsi però prima di procedere a tale soluzione, che questa venga effettuata senza l’impianto di capelli artificiali, che oltre ad essere inutili alla terapia, sono anche nocivi e potenzialmente dannosi.
2.2 – Il trapianto di capelli è doloroso?
L’intensità del dolore o del disagio avvertito durante o dopo gli interventi varia da paziente a paziente ma generalmente un piccolo dolore si può sentire solamente il giorno dopo l’intervento nella parte della nuca in cui sono stati prelevati i capelli.
2.1 – Che cos’è il trapianto di capelli?
Sia il trapianto che l’autotrapianto di capelli consiste in una ridistribuzione dei capelli ancora esistenti.I capelli vengono presi da una zona donatrice (solitamente dalla nuca) e vengono redistribuiti su una zona ricevente (che solitamente è quella del vertice).
1.6 – Quanto costano le soluzioni non chirurgiche HairAid?
ll costo delle soluzioni invisibili non chirurgiche è in funzione alla zona di cuoio capelluto colpita da alopecia ,dalla lunghezza e dalla quantitàdei capelli necessari alla reintegrazione. Il costo oscilla dai 1500 ai 4500 euro in funzione della problematica.
1.5 – Mi durano tutta la vita?
In natura non esiste nulla che dura tutta la vita e di conseguenza nel tempo può presentarsi l’esigenza di reintegrare o sostituire capelli che si fossero usurati in base alle diverse soggettive condizioni della persona.
1.4 – Devo usare dei prodotti particolari?
Assolutamente no, dato che sono capelli naturali, può essere utilizzato qualsiasi buon prodotto per detergere il cuoio capelluto.
1.3 – Caduta dei capelli: 3 vantaggi delle soluzioni invisibili non chirurgiche?
I vantaggi nelle delle soluzioni invisibili non chirurgiche contro la caduta dei capelli sono molteplici: immagine estetica fantastica, effetto naturale, nessuno si accorgerà della nuova immagine psicologicamente eccezionale dato che non avrà pressochè nessuna limitazione in tutte le attività quotidiane.
1.2 – Non vorrei cambiare immediatamente la mia immagine, è possibile?
Sicuramente si, le nostre soluzioni invisibili danno la possibilità di cambiare la propria immagine integrando pochi capelli a seduta.
1.1 – Cosa sono le soluzioni naturali invisibili non chirurgiche?
La soluzione naturale invisibile è una tecnica di infoltimento non chirurgico che va ad infoltire una zona colpita da alopecia. I capelli veri naturali vengono inseriti su uno speciale tessuto che riproduce perfettamente il cuoio capelluto. Questi capelli possono essere pettinati e lavati quando uno vuole e come uno vuole..