Calvizie maschile: conosciamola meglio
La calvizie maschile è un problema più che diffuso fra gli uomini. Nella maggior parte dei casi i primi segni compaiono già durante il periodo adolescenziale con la perdita di capelli sulla zona dell’attaccatura, sia a livello frontale che temporale. Nella calvizie maschile la riduzione del ciclo di vita del capello è spesso accompagnata dalla miniaturizzazione delle strutture capillari fino a trasformarsi in veri e propri peli velli, ovvero peli sottilissimi e molto delicati. Nelle aree cutanee interessate i capelli ci sono ma non si vedono in quanto sono diventati una peluria sottile e chiara, praticamente invisibile. Solo attraverso un’accurata analisi del capello è possibile conoscere lo stato di salute dei nostri capelli per cogliere in anticipo la calvizie maschile.
Quali sono i bersagli della calvizie maschile
La calvizie maschile è meglio conosciuta con il nome di alopecia androgenetica perché per la sua comparsa sono indispensabili sia gli ormoni androgeni (andro), che la predisposizione ereditaria al problema. La calvizie maschile interessa circa la metà degli italiani under 50, superati i 50 anni arriviamo addirittura a quasi il 70%. Anche il sesso femminile può essere colpito da questo inestetismo, ad esempio a seguito di una fase ormonale poco equilibrata, come la menopausa. Chiaramente la calvizie maschile è di gran lunga più diffusa rispetto a quella femminile, ciò spiega perchè gli uomini sono costantemente alla ricerca di soluzioni tricologiche che possano risolvere il loro problema. I laboratori di ricerca HairAid hanno sviluppato una tecnica innovativa chiamata ossigenoterapia, molto efficace nello stimolare la nuova ossigenazione del capello con conseguente ricrescita dello stesso.
Cosa evitare
Innanzitutto, per combattere la calvizie maschile bisognerebbe dare meno peso alle credenze popolari diffuse fra la gente. Credere che l’utilizzo di gel, lacche e tinture possano danneggiare le nostre chiome non è sempre vero. Ovviamente la qualità fa la differenza come in ogni campo: in questo contesto la linea cosmetica HairAid costituisce un’eccellenza fra i prodotti per la cura ed il benessere dei capelli. Ciò che nuoce alle nostre capigliature sono invece una dieta troppo ricca di proteine, in quanto aumenta il testosterone. Ciò accade perchè nella calvizie maschile i recettori del follicolo pilifero sono maggiormente sensibili all’influenza degli ormoni androgeni. In parole povere, la calvizie non dipende da un eccesso di questi ultimi, ma da una maggiore sensibilità del capello rispetto ad essi. Altri fattori che contribuiscono al manifestarsi della calvizie maschile sono il cloro delle piscine, in quanto danneggia il fusto del capello, e la nicotina. Tale sostanza, oltre ad essere causa di infiammazione perifollicolare, blocca l’enzima aromatasi, il cui compito è trasformare gli ormoni androgeni in estrogeni a livello del follicolo. Questo impedimento accelera in maniera vistosa la perdita di capelli.